Middlemarch, George Eliot

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*dodo*
view post Posted on 2/11/2011, 14:22




middlemarch


Middlemarch ha due significati. Uno è "nel mezzo del cammin di nostra vita". L'altro ha a che vedere con le contee dell'Inghilterra centrale in cui il romanzo si svolge: "march" o "marchland" in inglese indica il confine tra due contee.
Il romanzo è l'affresco di una società, politica, agricola, aristocratica, plebea, religiosa, scientifica.
Dorothea Brooke e Tertius Lydgate possono essere considerati l'eroe e l'eroina del romanzo. Sono entrambi idealisti, entrambi molto intelligenti.
Pur essendo un romanzo molto appassionato, non è romantico. É antiromantico. Non va dall'amore frustrato all'amore corrisposto per culminare infine nel matrimonio. Comincia con le scelte matrimoniali sbagliate dell'"eroina" e dell"eroe" e mostra l'inesorabile lavorio interiore con cui arrivano a farsi una ragione della loro follia.
Middlemarch venne pubblicato a puntate e i suoi primi lettori si aspettavano che l'autrice escogitasse infine il modo per far sposare l'"eroe" e l'"eroina". Ma la Eliot decise diversamente. Era contraria al risarcimento in letteratura, all'idea che alla fine della storia i personaggi siano compensati delle loro sofferenze con un matrimonio felice, o con inattese ricchezze.
È considerato il suo capolavoro.

Fonte: introduzione di Antonia Susan Byatt nell'edizione BUR

RECENSIONE:

Sicuramente è un'opera piuttosto complessa (con una mole di oltre 800 pagine): tanto per intenderci, non assomiglia ai libri di Jane Austen. Infatti la stessa scrittrice (vero nome Mary Ann Evans) l'ha definita "uno studio di vita provinciale". Il modello a cui si ispira è la Commedia Umana di Balzac (che non ho letto, quindi non vi so dire con quali risultati). In effetti, pur ruotando intorno a vari intrecci, amorosi e non, vi è tutta un'analisi della società dell'epoca, non solo a livello locale (la provincia dell'Inghilterra centrale nella prima metà dell'Ottocento: l'immaginaria cittadina di Middlemarch), ma proprio più in generale della nazione, a livello politico, religioso e scientifico.
Indubbiamente è un libro impegnativo però a me è piaciuto. Avevo già visto lo sceneggiato della BBC, quindi la trama la conoscevo (a parte qualche passaggio poco chiaro o qualche variazione rispetto al libro, anche se nel complesso è fedele), ma devo dire che non mi dispiace neppure lo stile di scrittura dell'autrice, benchè sia a volte un po' prolissa (è capitato di dover rileggere dei paragrafi ripetutamente per capirne il senso – non so se è un problema di traduzione), soprattutto quando parla delle varie riforme o nei suoi commenti, e magari qualcuno può trovare la cosa un po' pesante e noiosa. Bisogna comunque riconoscere che l'ironia fa da sottofondo, anche grazie ad alcuni personaggi.
Non ho potuto non amare la protagonista, Dorothea Brooke, che, nonostante i suoi sbagli e le sue imperfezioni, riscuoteva la mia simpatia per il suo essere così vera e nobile d'animo.
Come personaggio maschile invece la mia preferenza va a Fred Vincy, che, per conquistare l'amore della donna che ama fin da bambino, Mary Garth, da tremendo scapestrato – ma in fondo buono – diventa una persona rispettabile. [Credo di essere rimasta influenzata dall'interpretazione di Jonathan Firth - fratello minore di Colin ;) ].
Quello proprio insopportabile invece è per me la smorfiosa Rosamond Vincy (poi Mrs Lydgate), che riesce a battere il pedante e ammuffito Mr Casaubon, che almeno in alcuni momenti mi suscita un minimo di tenerezza (alternata all'istinto di strozzarlo)!

P.S.
Se qualcuno fosse interessato, su questo sito c'è l'e-book in inglese: http://girlebooks.com/ebook-catalog/george...ot/middlemarch/
 
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FI_F4LcO
view post Posted on 25/11/2013, 16:13




che cazzo scrivi
 
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1 replies since 2/11/2011, 14:22   743 views
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