Incastonando uno straordinario equilibrio di grottesco e oggettivo, di concreto e assurdo, in un impianto stilistico sopraffino, Kafka è riuscito a creare un capolavoro letterario senza tempo. La parabola di umiliazione suprema alla quale Gregor Samsa non può fare a meno di sottostare, dà sfogo ad un intrico di contraddizioni mai risolte e di vincoli insormontabili nel rantolo senza voce di un insetto; l'oppressione e la repressione familiare, il legame di schiavitù civile col posto di lavoro, lo scontro silenzioso tra le tensioni individuali e i rigidi schemi di una società inesorabilmente vicina al collasso, rendono questo gioiello un'incredibile allegoria di ogni umana vicenda.
Da
www.ibs.itL'opera è il racconto di un uomo comune, Gregor Samsa, un modesto impiegato che un mattino si sveglia e si accorge di essersi trasformato in un enorme scarafaggio. La prima reazione dell'uomo non è di sgomento, né di meraviglia per il suo nuovo stato, ed anzi si preoccupa più del modo in cui andare al lavoro (è commesso viaggiatore) in quelle condizioni, tenendo conto anche del fatto che era in mostruoso ritardo. Nonostante i suoi tentativi di tenere nascosta la sua situazione al resto della famiglia,al procuratore,ed al suo datore di lavoro, questi ultimi riescono ad entrare nella stanza. Il terrore che colpisce i suoi familiari ed il procuratore, tuttavia, li obbliga a richiudere immediatamente la porta, spingendo il povero Gregor dentro con un bastone. La vista di Gregor in quelle condizioni porta a reazioni di orrore in tutti loro (la madre sviene, il padre piange ed il procuratore ha un gesto d'orrore).
Il resto del racconto narra della nuova vita di Gregor Samsa, abbandonato da tutti tranne che dalla sorella Grete che si preoccupa di lui e gli procura il cibo. Le reazioni del padre e della madre sono tuttavia ancora ostili: una volta Gregor prova ad uscire dalla sua stanza, provocando lo svenimento della madre e l'attacco del padre con il lancio di alcune mele: una di queste lo colpisce e lo ferisce.
Dopo poco tempo, tuttavia, Gregor viene completamente abbandonato a sé stesso, anche dalla sorella che nel frattempo ha trovato un lavoro, ed il conseguente malessere lo porta in uno stato tale da rifiutare il cibo offertogli fino a giungere ad una morte lenta, causata dal rifiuto nei suoi confronti della sua famiglia. Agli occhi della famiglia, infatti, egli è divenuto un peso, visti anche i problemi economici che i familiari devono affrontare a causa della perdita del lavoro di Gregor, unico componente della famiglia che lavorava. Il padre, con cui aveva avuto dei contrasti, arriva persino a pensare a come liberarsi del figlio, visto ormai solo come un mostro.
Si sbarazza infine del cadavere di Gregor la serva, mentre la famiglia spera in una ripresa dalla crisi finanziaria con un matrimonio conveniente della figlia, che nel mentre è divenuta una bella ragazza e si avvicinava all'età del matrimonio. Il racconto infine si conclude con il trasloco dell'intera famiglia in una dimora più piccola, iniziando così una nuova vita, dimenticando per sempre Gregor.
Da
www.wikipedia.itHo voluto rispolverare il ricordo di questo libro. L’avevo già letto quando andavo a scuola, forse alle medie se non ricordo male e voluto rileggerlo ancora una volta. In passato era una di quelle letture consigliate perché Kafka rientrava nel programma scolastico, ma certi testi riletti in età adulta o successivamente vengono davvero apprezzati e capiti nel vero loro significato.
Tutti sappiamo delle difficoltà di kafka nei rapporti con il padre e non è vero secondo me che si accentuano o si comprendano bene solo con “Lettera al padre”, secondo me ogni suo testo mette in evidenza questa difficoltà.
Anche qui ho voluto pubblicare entrambe le due trame perché anche se diverse tra loro, analizzano il libro da due punti di vista diversi. La trame di Wikipedia si limita a narrare un riassunto del libro e degli episodi così come accaduti, mentre la trama di Ibs, è più introspettiva. Analizza gli episodi con trasposizione psicologia.