| E' una delle opere più famose di Charles Dickens (tra le altre famose, ci sono "Canto di Natale" ed "Il circolo Pickwick") e a ragione...penso sia il suo libro più completo ed articolato... Questo romanzo segue le vicissitudini di David da prima della sua nascita fino all'età matura e in alcuni punti cela un'autobiografia dello stesso Dickens...il protagonista è sempre e solo uno, tuttavia c'è una moltitudine di personaggi che con il loro carattere e le loro storie, molte volte sono più attivi dello stesso David.
Mi sembra un po' assurdo scrivere la trama di un romanzo tanto popolare, ma lo faccio a beneficio di chi non avesse avuto ancora l'opportunità (o la curiosità) di leggerlo:
David Copperfield è un orfano di padre, e vive felicemente l'infanzia con la madre: breve periodo, perché la madre si risposa con il signor Murdstone, uomo crudele che la porta presto alla tomba. Privato di ogni affetto, David sperimenta la scuola del tiranno maestro Creakle, sempre pronto a usare la sferza. Tra i suoi compagni, fa amicizia con Traddles, e ammira l'affascinante Steerforth. Il patrigno gli impone un lavoro avvilente nel magazzino Murdstone & Grinby di London, dove David vive in miseria e desolazione. Unico conforto il signor Micawber, sfortunato commesso viaggiatore, e la sua famiglia. Disperato per la sua condizione di bambino/schiavo, David fugge a piedi a Dover dove una stramba parente, la zia Betsey, un'anziana apparentemente arcigna che accetta di occuparsi di lui. Ella provvede alla sua educazione mandandolo a Canterbury in casa del suo avvocato, Wickfield, padre di Agnes, una fanciulla dolce e buona (Fonte "Antenati"). David fa pratica nello studio legale Splenlow & Jorkins, incontrando il viscido Uriah Heep. Tempo dopo rivede il suo ex compagno Steerforth che però si rivela ben diverso da come l'aveva idealizzato in gioventù. In seguito vive il suo primo amore per la dolcissima ed infantile Dora...e man mano la vicenda si avvia al suo logico finale.
C'è, in questo romanzo, anche una denuncia dello sfruttamento del lavoro minorile e dell'infanzia infelice che esso comporta (altro libro di Dickens in cui si denuncia tale condizione è "Oliver Twist")...Charles Dickens infatti ha velleità di giornalista, molto spesso nei suoi libri si trovano dei ritratti dell'Inghilterra ottocentesca, tra sfarzi e miserie e la morale Dickensiana non risparmia proprio nessuno...
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