Jane Eyre, Charlotte Bronte

Jane Eyre è una bambina orfana che viene accolta presso i parenti dopo la morte dei genitori. In questa famiglia Jane è resa oggetto di continue vessazioni da parte di una fredda zia e anche da parte degli altri bambini della casa. Ma Jane Eyre è una ragazzina dal carattere forte e deciso e lo dimostra quando viene affidata ad una boarding school, dove l’austerità, il sacrificio ed il pesante lavoro erano la regola del giorno per le fanciulle senza famiglia.

Nonostante la durissima disciplina e la prematura morte della sua migliore amica, deceduta con altre compagne, proprio a causa delle pessime condizioni in cui era tenuto il collegio, Jane Eyre continuerà ad operare all’interno dell'istituto come stimata insegnante. Proprio questa professione rende Jane Eyre una donna libera ed indipendente capace di ritagliarsi un modesto posto nella società al momento in cui recide i legami con il passato. Jane Eyre trova un'occupazione presso la sfarzosa dimora di Thornfield Hall appartenuta da sempre alla nobile famiglia dei Rochester, e qui svolge le mansioni di istitutrice della piccola figlia del misterioso Mr Rochester.

Questo periodo da istitutrice trascorre serenamente fino al giorno dell’improvviso arrivo di Mr Rochester, un imponente ed arguto uomo il quale sin dal primo incontro sarà colpito dalla vivida intelligenza della giovane e volitiva Jane. Dopo varie vicende, tra cui l’annunciato matrimonio di Mr Rochester con una affascinante e bellissima fanciulla, il cui unico intento di contrarre matrimonio al fine di godere delle ricchezze di casa Rochester viene presto rivelato, la fiamma d’amore tra i due protagonisti finalmente esplode.

Ma un terribile segreto è racchiuso tra le mura di Thornfield Hall e fortuitamente rivelato il giorno stesso delle nozze tra Jane e Rochester...

Fonte: www.wikipedia.it

Dunque, io ho AMATO questo romanzo.. 500 pagine di cui le ultime 300 lette in un solo giorno.
Dopo un inzio un pò lento la storia procede veloce, soprattuto dopo l'incontro tra Jane e il signor Rochester... e i colpi di scena finali tengono incollati il lettore fino al finale

Si si bello....ho visto anche il film

Ti dirò, a me il film non è piaciuto granchè... preso come film a se stante non è male, ma il paragone col libro non lo legge...
Vabè che questa è una costante di quasi tutte le trasposizioni cinematografiche dei libri..

ehhhh... il rpoblema della traspoisizione cinematografica di un libro è un problema complesso,.... comunque il romanzo è fantastico... assolutamente fantastico...

In effetti è quasi impossibile rendere visibile e comprensibile in 2 ore o poco più, le vicende narrate in tutta il libro...Jane Eyre ha avuto una vita, se non intensa, costellata di avvenimenti è inevitabile che così non si renda giustizia al personaggio ed ai coprotagonisti...

A mio parere "Jane Eyre" è un libro meraviglioso...è stata la prima volta in cui ho letto parole come "noi siamo uguali" pronunciate da una istitutrice al suo "padrone" scritte in un libro dell'Ottocento...e poi la passione che pervade l'animo di Jane è tanto insolita per un personaggio di quell'epoca (eccezion fatta per Catherine di Cime tempestose) che mi piace anche di più! Ma non è solo questo...tutto ciò che narra, e come viene narrato che mi affascina...saranno 6 volte che lo leggo ed ogni volta scopro qualcosa che prima avevo ignorato...un libro sempre pieno di sorprese!

Povera Charlotte (Bronte) che a quei tempi, pur di pubblicare il libro, usò uno pseudonimo maschile (come tutte le sorelle Bronte: Ellis Bell per Emily Bronte, Acton Bell per Anne Bronte e Currer Bell per Charlotte)...che tempi, pensare che una donna non sapesse scrivere (ed oggigiorno ci sono una sfilza di imbrattafogli che si fanno chiamare scrittori [ed hanno pure successo...rabbrividiamo])...

adoro quel romanzo!
ha davvero tutto, romanticismo, mistero, avventura...
e poi Edward Rochester è un personaggio assai affascinante e intrigante.
L'unico difetto è forse il finale un po' esasperato: da quel punto di vista ho forse preferito il finale del film di Zeffirelli, meno eclatante ma più verosimile.

sai il libro l'ho letto tanto tempo fa e mi è piaciuto ma anche il film non è stato male.

Ciao

Ho letto il libro trascinata dal film che ho adorato.
Jane Eyre, una ragazzina orfana maltrattata da tutti ma che non ha mai smesso di lottare! Che coraggio che ha sempre avuto! Sembra una di quelle persone che arriverà alla fine dei suoi giorni contenta di aver vissuto appieno ogni singolo momento della sua vita.
Mr Rochester...quanto dolore che nascondeva a tutti...un uomo quasi inavvicinabile a vedersi, eppure attrae!


Le sorelle Bronte sono state parecchio sfortunate a nascere in quel periodo...

Io penso che Jane sia uno dei personaggi femminili più belli di tutta la letteratura. Essendo donna spesso trovo difficoltà a riscontrare personaggi femminili reali veritieri e al pari dei colleghi maschietti. Sarà che noi donne siamo talmente complesse da risultare difficili nella descrizione, ma la bronte sinceramente mi ha convinta completamente. Jane Eyre è stupenda, pur non essendo bella. E' forte, autonoma, con un proprio io ben definito che finisce per prevalere su ciò che la circonda. E' una vera eroina.

La solita storia tediosa, melensa e stucchevole...

Se vuoi una storia tediosa e strucchevole leggi Liala, non certo le Bronte. Non sono per niente d'accordo. Lo definirei piuttosto un libro forte, gotico a tratti, pieno d'angosci e inquietudine. C'è un lieto fine (tra parentesi visto che il Sig. Rochester esce dall'incendio cieco e mutilato) ma dopo tanta lotta e sofferenze lo definirei tutto meno che stucchevole

JANE EYRE

Meglio tardi che mai ho letto anch'io questo gioiellino della letteratura inglese dell'800.
Mi è piaciuta molto la protagonista, questa ragazzina orfana, bruttina, povera, che, a differenza della maggior parte delle donne di quell'epoca e nelle sue condizioni, non si arrende alla vita triste che le sarebbe aspettata.
La sua voglia di studiare e di apprendere, la sua forza di volontà, le sue speranze in un futuro migliore, la porteranno lontano dalla lugubre e triste scuola di Lowood dove è cresciuta e dove, nonostante tutto ha imparato a vivere.
Ma imparerà ad amare lontano da li, nella ricca dimora dei Rochester...

Oltre alla trama in se, mi sono molto piaciute le descrizioni dei luoghi dove si svolge il romanzo: bellissimo l'alternarsi delle stagioni tra le colline e i boschi attraversati dai fiumi, sulle brughiere coperte dall'erica ai piedi di montagne brulle e violentate dai venti impetuosi del nord.
Mi sembrava di goderne stando seduta al fuoco in una stanza dalle tinte gotiche di un'antico castello, al lume tremolante di una candela.

Mi trovi perfettamente d'accordo con le tue considerazioni Carla!

Vero vero, concordo!

Verissimo! L'atmosfera è stupenda, le descrizioni particolareggiate e precise senza mai diventare noiose. La prima parte con ambientazione a Lowood è impressionante: sembra quasi di sentire il freddo delle stanze e l'umido sui muri, e la morte volare con lunghe ali