CITAZIONE (DANbg @ 6/8/2007, 23:05)
ma sai su questa cosa non la penso come te... penso che poi l'importante sia capirsi... Molti scrittori hanno usato il linguaggio del volgo in passato un po come forma di protesta un po per differenziarsi dalla cultura "alta", e questo adesso è il linguaggio del volgo (non mi sto paragonando agli scrittori del passato s'intende)... un po come i dialetti qualche anno fa... anche se ovviamente anche a me piace la lingua letteraria tendo a non sminuire un linguaggio rispetto a un altro perchè troppe volte è stata fatta questa operazione... (altra caratteristica della mia scrittura da discussione si sarà notata: i puntini
)
Cerco di sapere scrivere e parlare un po in tutti i modi anche se ovviamente ogni tanto un po di residui dell'uno o dell'altro codice mi rimangono in eredità...
Bel discorso questo, che meriterebbe un topic a parte.
Andiamo con ordine.
1) Sicuramente, hai ragione, l'importante è capirsi. E, dunque, l'importante è esprimersi con chiarezza. Gli SMS hanno introdotto un modo di scrivere che non è esattamente alla portata di tutti. E' un "codice", così come ve ne sono molti altri. Ad esempio, nel "codice" di chi lavora nel campo dell'edilizia, esiste il termine "concio" per indicare un tipo di laterizio. Io lo so, perchè conosco il "codice", ma tu lo sai? Forse sì e forse no. Nel dubbio, io mai userei questo termine, perchè penso che sarebbero in pochi a compremdermi. Ed io desidero farmi comprendere.
Inoltre, il "codice" degli SMS nasce al solo scopo di risparmiare caratteri per spendere meno. Ma su un forum, questo problema non si pone. Non si paga mica per scrivere qui. Dunque è inutile avvilire la lingua italiana per nulla, non credi?
2) Saper usare registri espressivi diversi è altra cosa dall'impiegare sempre una stessa abbreviazione. Certamente, è vero che ci si esprime in modo differente a seconda del contesto, se si è in grado di farlo. Tuttavia, ti faccio osservare come, anche su questo forum, vi siano persone che, pur leggendo tanto, non azzeccano un tempo verbale neppure per sbaglio. Per non parlare dell'ortografia.
Con le parole si può giocare ed è anche bello farlo, purchè si sappia che è solo un gioco.
3) I dialetti sono un discorso a parte. Hanno le loro regole e la loro unica ed irripetibile espressività. Io ne conosco bene solo due: il lombardo ed il veneto. E ne sono affascinata.