ANNA KARENINA Grandissimo affresco della Russia della seconda metà dell'800, quella Russia che da lì a pochi decenni sarebbe scomparsa con la caduta dell'ultimo zar.
In questo romanzo Tolstoj ci fa rivevere i fasti della borghesia, con i balli, i ricevimenti sontuosi, dove si intrecciano le storie di molti personaggi, tra i quali spiccano Anna e Vronskj, Levin e Kitty, due coppie completamente agli antipodi l'una dall'altra.
Anna, che vivrà un amore passionale che la minerà nell'animo, Kitty ingenua e delicata, spesso patetica, che coronerà il suo sogno di diventare una buona moglie, pacata e tranquilla, con Levin
(queste due donne mi hanno tanto ricordato Rossella H'Oara e Melania, di Via col vento).
Adesso capisco perchè questo romanzo (a tratti anche un po' pesante)viene reputato una pietra miliare della letteratura di tutti i tempi:
un colosso che racchiude tutte le tematiche di un'epoca, dalla politica, alla vita sociale alle consuetudini di un popolo.
E, all'interno di tutto ciò, una grande storia d'amore, con protagonista una donna, che ha saputo ribellarsi alle costrizioni della società e dei benpensanti, anche a costo della vita.
Grande Anna!