Madame Bovary, Gustave Flaubert

« Older   Newer »
  Share  
flobyfloby
view post Posted on 13/3/2009, 12:04




CITAZIONE (Margarita @ 29/1/2009, 19:13)
Trovo che sia uno dei più bei testi di naturalismo che mai siano stati scritti..l'ho letto per caso, e devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di davvero pesante..Invece mi ha colpita soprattutto la cura di Flaubert nel descrivere, da buon medico, certe scene,(la scena dell'avvelenamento di Emma, è ancora oggi studiata nelle facoltà di medicina per l'accuratezza della descrizione dei sintomi) o lo stato d'animo di Emma e l'apatia del marito..che è forse la figura più povera di tutto il romanzo. Emma ha invece una profondità, una sensibilità tali che la rrenderanno emblema di ciò che in psicologia si chiama bovarismo. Questo "male di vivere" del quale il marito è sia la causa che l'artefice.
E' forse uno dei personaggi femminili più profondi della letteratura moderna/contemporanea.

Ehm, Flaubert non era medico, il padre lo era, e ogni tanto da ragazzo lo spiava mentre faceva autopsie. L'accuratezza con cui descrive gli effetti dell'arsenico invece, è data sia dallo studio che fece al riguardo, sia perché, ed è tutto scritto nella sua corrispondenza, provò lui stesso l'arsenico.

Io adoro Madame Bovary, da ogni punto di vista, e devo ammettere che leggerlo mi è costato parecchio. Non è una lettura rapida purtroppo. Bisogna stare lì ad ogni pagina per capire, per entrare, e solo dopo diverso tempo si riesce a cogliere molto (non tutto) anche scorrendo le parole più rapidamente. E la velocità, nella lettura di quest'opera, è l'errore più grande che si può commettere, tant'è che il paladino della giustizia che ha accusato il libro di essere osceno, non ha capito che ad essere felice dell'adulterio (e quindi ad esaltarlo) fosse proprio Emma, e non Flaubert. Ma questo, come il fatto che le scene di sesso non vengono descritte nel mentre, ma vengono puntellate dal prima e dal dopo, sono solo un esempio di cosa vuol dire Madame Bovary.

E' un libro decisamente troppo imponente per poterne parlare in poche righe. E' forse, però, il libro che meglio conosco e più ho sviscerato, ma mi rendo conto di doverlo rileggere altre due volte almeno per poterlo proprio possedere completamente.
Basterebbe la prima proposizione che fa da incipit al romanzo per comprendere la grandezza letteraria di Gustave Flaubert e per spazzare via dal mondo delle parole gente indegna che si colpisce 100 volte con la spazzola prima di andare a dormire.
 
Top
tyra183
view post Posted on 25/5/2009, 11:21




Ho letto questo libro parecchi anni fà....però ricordo che Emma Bovary non suscitava gran simpatia in me a differenza del marito che invece, proprio per questo suo essere così debole e mediocre, mi paceva una gran tenerezza e compassione. Mi ricordo di un passo, verso la fine del romanzo, in cui Bovary osserva tristemente i figli del farmacista crescere floridi e pieni di salute mentre sua figlia è pallida ed emaciata...ed in questo momento, secondo me, c'è tutta la triste presa di coscienza della sua sconfitta e questo gli fa superare la dimensione di essere inetto e mediocre.
 
Top
view post Posted on 8/8/2009, 11:59
Avatar

Penser l'impossible avant tout

Group:
Member
Posts:
3,252
Location:
Gallifrey

Status:


Un romanzo stupendo,Flaubert è così bravo a descrivere scenari di ordinaria realtà e un personaggio così pieno di passione ed emozioni come Emma...
 
Top
Venere93
view post Posted on 22/11/2012, 23:06




Io l'ho finito di leggere circa un mese fa. Inizialmente mi ha preso molto ma poi mi ha annoiato. Nella trama vi era scritto che lei trascorre giornate alla ricerca di lusso e perdizione. Ma quale lusso?! Ho letto solo di qualche stoffa o tappeto costoso. E quale perdizione?! Insomma mi aspettavo qualcosa di più sconvolgente invece l'ho trovato molto ordinario, anche se mi rendo conto che all'epoca risultò essere un grande scandalo per i suoi contenuti.
Tra l'altro non posso negare che molte di noi,compresa me,s'identificano in Emma per la voglia di evadere da un mondo monotono alla ricerca di nuove sensazioni. Ma non credo affatto che per questo lei sia un'eroina come molte affermano,anzi,credo sia molto superficiale, proprio come Leon. Devono capire che perchè leggono romanzi non sono al di sopra delle altre persone!!!! Non ho amato molto le lunghe descrizioni dei luoghi che visitava,anche se è una caratteristica del naturalismo. Crudele è il finale quando Flaubert ci mostra che la società non è altro che apparenza,il farmacista e il prete che litigano davanti al cadavere di Emma ne è un esempio! E per concludere ho odiato Emma per il modo in cui tratta la figlia,specialmente quando spinge la bambina e le fa uscire il sangue. Che rabbia :89447168xx3.gif:
 
Top
Jane Eyre.87
view post Posted on 1/12/2012, 14:38




Sarà la mia prossima lettura...:)
 
Top
sean70
view post Posted on 28/8/2013, 05:46




Ciao, volevo sapere, è ancora disponibile il libro?
 
Top
view post Posted on 28/8/2013, 12:03
Avatar

The dark side

Group:
Staff
Posts:
19,171
Location:
da lì!

Status:


ciao sean, questa è un topic di commento alla lettura da quanto ho visto nei topic indietro nessuno voleva venderlo o cose simili
magari ho frainteso io la tua domanda...
 
Top
Annabells.
view post Posted on 11/12/2013, 11:08




Ho amato così tanto Emma che sapendo - e aver gia letto alle medie- del suicidio non sono mai riuscita a leggere le ultime venti pagine!
 
Top
view post Posted on 18/5/2017, 11:26
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
3,016

Status:


‘«In piedi,» disse il professore, «il tuo nome?»
Balbettò qualcosa di incomprensibile.
«Ripeti.»
Lo stesso balbettio di sillabe si fece udire, e fu sopraffatto dagli schiamazzi della classe.
«Più forte,» gridò l’insegnante, «più forte!»
Allora, con estrema decisione, il nuovo spalancò una bocca smisurata e a pieni polmoni, quasi invocasse qualcuno, lanciò una parola del genere: «Charbovari!»
Fu tutto un grande strepito, salì in crescendo, con acuti scoppi di voci (si urlava, si abbaiava, si trepestava, si ripeteva perdutamente: «Charbovari! Charbovari!»), poi si frantumò in note isolate, placandosi a stento, per riprendere a un tratto in una fila di banchi, ove scoppiettava ancora, come un petardo non spento, qualche risatina soffocata.’





Fa un’entrata in scena un po’ imbarazzante, da ragazzo dai riflessi bovini e sempliciotti, il personaggio di Charles Bovary, marito becco ed ignaro della protagonista di Madame Bovary di Gustave Flaubert.
Sono sincera: il personaggio di Emma Bovary non m’ha suscitato né simpatie né antipatie. In quanto consorte adultera reiteratamente di un uomo nei confronti del quale prova disprezzo ed insofferenza, avrebbe forse dovuto attirare qualche sentimento malevolo, ma non è stato così; in quanto donna che si ritrova in una situazione matrimoniale che non la soddisfa e dalla cui gabbia cerca di sfuggire rifugiandosi in relazioni extraconiugali, esponendosi quindi alla possibile berlina dello stigma sociale, non m’ha fatto provare empatia e/o giustificazione alcuna verso la sua condotta. Nel finale, Emma muore. Muore male. Tutto quello che ho pensato è stato: boh, se l’è voluta.
Desolée.
 
Top
23 replies since 5/6/2007, 11:32   992 views
  Share